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The White Box of Art. Il Rinascimento dell’Arte nell’era del Web

Rimini – Dopo il successo internazionale della prima WHITE BOX che per due settimane da remoto ha intrattenuto il pubblico della rete sulle piattaforme della Galleria Zamagni con tre entusiasmanti opere di Zino, da oggi si rinnova l’appuntamento.

Rimini internazionale. Questo flash art nella prima performance ha avuto un successo inaspettato con contatti e visualizzazioni da tutto il mondo.

WHITE BOX

Si entra nell’intimo dell’autore attraverso un racconto visivo ed emozionale.
Da giovedì 22 aprile WHITE BOX ospita tre opere di Lorenzo Cecilioni, amato artista marchigiano rappresentato dalla Galleria Zamagni.
Attraverso una sorta di viaggio espressivo che nasce dall’idea/progetto, Cecilioni impiega materie “povere”, trasformandole e donando loro valenza artistica tramite anche un attento ed equilibrato studio delle forme.

Entra nella WhiteBox di Lorenzo Cecilioni

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COME ENTRARE

Metaforicamente una scatola bianca, materialmente una stanza intonsa della galleria nella quale da remoto, sono visibili le tre opere dell’artista che il pubblico può visionare gratuitamente da casa sui canali Facebook e Instagram e sul sito della Galleria.
Un mezzo non convenzionale ma che unisce e che esporta in tutto il mondo la maestria degli artisti e la cultura del bello.
La WHITE BOX è un contenitore virtuale di visioni artistiche che, attraverso un’esperienza fruitiva di tipo immersivo, presenta ogni 15 giorni tre opere rappresentative di un artista scelto dalla Galleria Zamagni.

La seconda WHITE BOX si apre giovedì 22 aprile
sul canale fb Zamagni Galleria d’arte
instagram zamagni_arte
e sul sito zamagniarte.it

La successiva WHITE BOX si aprirà tra 15 giorni con le opere di Giovanni Lombardini e nelle successive avremo altri artisti rappresentati dalla Galleria Zamagni: Massimo Pulini, Fabrizio Berti, Mauro Pipani , Graziano Spinosi e tanti altri.

Lorenzo Cecilioni nasce a Pesaro, dove vive e lavora.
La sua vena artistica, di recente espressione, ha sicuramente reminiscenze in famiglia, infatti lo zio Franco Bucci era ceramista di fama internazionale; ma la sua personale esigenza creativa lo porta lontano da questi echi spingendolo a lavorare incessantemente alle sue opere dove riversa ciò che quotidianamente respira.
Autodidatta e grande appassionato di Arte povera, utilizza diversi materiali (legno, catrame, gesso, metalli, pellame, cementi, sale…) creando opere e oggetti di grande pulizia estetica e rara eleganza.
Attraverso una sorta di viaggio espressivo che nasce dall’idea/progetto, Cecilioni impiega materie “povere”, trasformandole e donando loro valenza artistica tramite anche un attento ed equilibrato studio delle forme.
L’uso temerario della monocromia ritorna sia nelle geometrie più rigorose che nelle forme morbide e meno definite.
Spesso la sua creatività si esprime sul piano tridimensionale. Come un esperto artigiano brucia, assembla, setaccia e trasforma cuoio, legno, carta ma anche elementi meno facili da modellare, uno su tutti, il piombo; sporcandosi le mani im-piega la materia in modo consapevole e “speculativo” tenendo a mente il passato e il presente ma con lo sguardo rivolto al futuro. Questo processo è spontaneo e si ritrova forte, ben strutturato, nei suoi lavori che non sono mai banali pur nella loro linearità e pulizia; anzi, spesso, si rivelano più complessi, anche sul piano realizzativo, di quello che sembrano al primo approccio (dall’attenzione al supporto, mai scontato, alla trasformazione dei materiali). Il risultato, opere nelle quali mixa materiali grezzi o “poveri” con sapiente modernità.
L’unione alchemica delle materie, l’incontro delle stesse tramite iconografie/geometrie note o inafferrabili è il viaggio intrapreso da Cecilioni; un cammino al quale si uniscono i consensi ricevuti nelle diverse esposizioni alle quali è stato invitato

Zamagni galleria d’arte
335 70 16 352
0541 14 14 404
info@zamagniarte.it
www.zamagniarte.it